L’autobiografia teatrale di Adriana Asti
È in scena fino al 10 febbraio al Teatro Franco Parenti di Milano “Memorie di Adriana”, adattamento teatrale di Andrée Ruth Shammah tratto dal libro Ricordare e dimenticare, conversazione tra Adriana Asti e René De Ceccatty. L’attrice, che nella sua lunga carriera è stata diretta, tra gli altri, da Strehler, Visconti, Ronconi, Harold Pinter, Susan Sontag, Alfredo Arias, porta in scena ricordi, pensieri, fantasie guardandosi quasi dall’esterno, come osserva il quotidiano Repubblica:
«Fa finta di sostituire il monstre originario, e appoggiandosi a una colonna della scenografia di Fercioni, la Signora si presenta come amica dell’attrice beniamina del pubblico, e cita compagni storici come la Pagnani, la Brignone o Benassi, interpreta canzoni, si offre senza veli in immagini osè del cinema o di un Pinter discusso, rende omaggi a Visconti, a Ginzburg, Morante, Bertolucci, Wilson, e chiude in vera bellezza». Un’autobiografia teatrale che non censura nessuna emozione e che le trasmette al pubblico nel modo più diretto, riflettendo contemporaneamente sul meccanismo stesso dello spettacolo: quale modo migliore di condensare un’intera vita sul palcoscenico?