Oggi abbiamo avuto la prova provata che il lavoro che facciamo, in particolare quello di scrivere la storia delle aziende, ha un senso.
Stiamo leggendo il libro (pubblicato da Bompiani) che racconta la nascita di Grom, la mitica gelateria ormai diffusa in tutto il mondo, il cui slogan è “Il gelato come una volta”.
I due fondatori, Federico Grom e Guido Martinetti, hanno iniziato una decina di anni fa spinti da una “magnifica ossessione”: fare il gelato più buono del mondo, usando esclusivamente ingredienti naturali e scegliendo le materie prime più pregiate. Avevano capito che, per andare avanti, bisognava tornare al passato.
E non importa che nessuno dei due sapesse nulla, ma proprio nulla, di come si fa il gelato. Non si sono certo fatti fermare da un simile dettaglio. Erano prima di tutto amici, molto amici, e questo sentimento trasuda dalle pagine del libro insieme alla passione, alla curiosità, alla voglia di continuare a credere in un sogno invece che dar retta alle tante persone ciniche e senza scupoli che li consideravano dei matti. Senza prendersi troppo sul serio, senza mai scordarsi che la cosa più importante, e più difficile, è continuare a divertirsi.
Insomma, il libro si legge che è un piacere e così, passando davanti a uno dei loro negozi, siamo finalmente entrate per provare il gelato Grom. A parte il fatto che è buonissimo, ci è sembrato di entrare in casa di amici. Abbiamo visto l’insegna blu fiordaliso, riconosciuto il bancone di cui tanto raccontano e le mitiche “carapine”, scelte per contenere il gelato in contrapposizione alle solite vaschette.
Non credo che lo avremmo fatto senza aver letto quelle pagine. Conoscere la storia che c’è dietro ha trasformato un semplice marchio in qualcosa di caldo e familiare. Se non è marketing efficace questo…